Giove ed Io e Ganimede
Franciscus van den STEEN
(Antwerpen 1604 Vienna 1672)
Giove ed Io il ratto di Ganimede
Due incisioni originali a bulino firmate in lastra in basso a destra Fran:co van de Steen S.C.M. Sculptor scidit e Fran:co van de Steen S.C.M. Calcograph sculpsit. databili prima del 1657 anno della morte di Francesco III d'Asburgo a cui sono dedicate, da soggetti di Antonio Allegri detto il Correggio (Correggio 1489ca Marzo 1534).
Bellissimi esemplari nel secondo stato di due con la parte letterale interamente modificata, in tiratura d'inizio Settecento su sottile carta vergellata recante filigrana Monogramma SHD in Cuore simile a Heawood 3231, riconducibile a produzione cartaria tedesca dei primi decenni del XVIIIº secolo, il primo rifilato all'interno dell'impronta della lastra, il secondo con l'impronta e piccoli margini, applicati ai quattro angoli a due supporti in spessa carta vergata settecentesca recanti delle segnature a matita rossa, con piccole pieghe e tracce dell'incollaggio visibili agli angoli ma nel complesso in ottimo stato di conservazione.
I due magnifici dipinti del Correggio, olio su tela rispettivamente 163 x 74cm e 163 x 71, commissionati probabilmente da Federico Gonzaga insieme alla Danae ed alla Leda, tutti ispirati agli amori di Giove, sono conservati nelle collezioni del Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Bibliografia:
Del Torre Scheuch in Fornari Schianchi Correggio Milano 2008
pag.294 e 297, 319-321.
Heawood Monumenta chartae papyraceae Hilversum 1986 nº3231.
Mussini Correggio tradotto Milano 1995 pag.221 nº460 e pag.225 nº472.
Spagnolo in Correggio e l'Antico a cura di Anna Coliva Roma 2008 pag.136 e 132.
Wurzbach Niederlandisches Kunstler Lexicon Lipsia 1906 1911
vol.II pag.654 e 655 nº35 e 37.
Misure in mm:
(Io) 554 x 274 il foglio (Ganimede) 542 x 270 l'impronta (545ca x 765ca i supporti)
Prezzo: a richiesta