Giuditta con la testa di Oloferne
Mauro GANDOLFI
(Bologna 1764 - 1834)
Tradidit caput holofernis ancillae suae
(Giuditta con la testa di Oloferne)
Incisione originale allacquaforte con ritocchi a bulino firmata e datata in lastra Mo. Gandolfi disegnò et inc. l'an.o 1819 da un soggetto di Cristofano Allori (Firenze 1577 1621) che oggi fa parte delle collezioni della Galleria di Palazzo Pitti a Firenze, stampata e pubblicata a Firenze nella stessa data dagli editori Luigi Bardi e C. al loro indirizzo di Borgo degli Albizzi.
Bellissimo esemplare nel quarto e definito stato con la parte letterale finita, completo dell'impronta della lastra e con piccoli margini, con alcune leggere tracce di un vecchio incollaggio ai bordi ed agli angoli che al verso causano delle assottigliature ma nel complesso in più che ottimo stato di conservazione.
Il dipinto del Bronzino, un olio su tela di 139 x 116cm, eseguito fra il 1610 ed il 1612, è ritenuto in assoluto la sua opera migliore e più famosa, si pensa che il pittore si sia ritratto nella testa di Oloferne e che la bella giovane Giuditta altri non sia che l'amante Mazzafirra.
Gandolfi incide per la seconda volta questo soggetto, la prima era stata intorno al 1803 durante la sua permanenza a Parigi dov'era anche il quadro trafugato dalle truppe napoleoniche, il formato è più grande ed anche l'impegno esecutivo dimostra la conquistata maturità artistica.
Per una interessante biografia quasi coeva di Mauro Gandolfi si veda il repertorio di Emilio de Tipaldo citato in bibliografia.
Bibliografia:
Apell Handbuch fur Kupferstichsammler Lipsia 1880 pag.166 nº1a.
De Tipaldo Biografia degli Italiani Illustri... Venezia 1836 vol.III pag.422-27.
Gozzi Ubaldo, Gaetano e Mauro Gandolfi le Incisioni Modena 2002 nº35.
LeBlanc Manuel de lAmateur dEstampes Parigi 1856, vol.2 pag.266 nº1.
https://www.uffizi.it/opere/giuditta-con-la-testa-di-oloferne
Misure in mm: 523 x 372
Prezzo: 520,00